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I libri di Alfio Giuffrida fanno parte del filone letterario VERISMO
INTERATTIVO, in cui il lettore può diventare “Protagonista” del romanzo
commentando le discussioni aperte nel FORUM del sito http://www.alfiogiuffrida.com/ ,sui vari argomenti di attualità inseriti nel
testo
Fissarono
l’appuntamento per quella stessa sera, da “Pomodori Verdi Fritti”, nome
curioso, tratto da un film del 1991, in cui quattro donne raccontano le loro
storie, affrontando i temi dell’amicizia e dell’amore, ma che ad Ostia è
semplicemente una pizzeria situata sulla via dei Pescatori, all’altezza di
Casal Palocco, dove fanno una famosa pizza ai sei formaggi veramente fantastica.
Alex
arrivò per primo all’appuntamento ed entrò nel locale, che conosceva bene per esserne un assiduo frequentatore. Chiese
alla proprietaria il suo solito tavolo in veranda, un po’ appartato, perché
avevano il cane e non volevano che disturbasse le altre persone. La signora
sapeva che Molly era buonissima, stava tutto il tempo nella sua cuccetta
portatile poggiata su una sedia accanto a quella di Milly e mangiava le
briciole che le dava la bambina, sempre pronta ad accarezzarla un po’ quando
qualcuno, vedendola, la stuzzicava e lei usciva la testolina fuori dalla
cuccetta. Si accomodarono tutti e tre ed il cane, Tiziana fece mettere due cuscini
sulla sedia di Milly, che ormai si sentiva grande e voleva una sedia per adulti
e non più il solito seggiolone che si trovava nei locali e che lei aveva usato
fino a pochi mesi prima.
Subito
dopo arrivò Vincenzo con la moglie e il bimbo. I due uomini, appena si videro, si
salutarono come vecchi amici, entrambi entusiasti della nuova amicizia che
stavano instaurando. Ma quando anche le due donne si guardarono in faccia,
l’allegria si spense immediatamente. «Ma lei è la donna di cui ti ho tanto
parlato, quella che è fuggita con il nostro cane, lasciando me e Chicco nella
più assoluta disperazione.» Disse Susanna al marito, mentre diventava rossa di
rabbia e lui sbiancava in volto.
Anche
Tiziana si irrigidì, come se si fosse accorta, in un istante, di trovarsi al
centro di un covo di serpenti velenosi, che le strisciavano addosso, pronti a
morderla e a soffocarla. Stese un braccio sulla bambina e il cane come per
proteggerli, mentre con l’altra mano afferrò il polso di Alex, stringendolo
forte tanto da fargli male: «Ma sai chi sono loro? Sono i vecchi padroni di Molly!
Coloro che l’hanno abbandonata quando ha partorito i suoi cuccioli. Lei è la
donna che un paio di mesi fa ho incontrato per caso, quando tu eri a quel
convegno. Dopo tutto il male che hanno fatto al nostro cane, quella schifosa ha
detto pure che avrebbe voluto riprenderselo!» disse al marito strattonandolo
con forza.
I
due uomini non si resero subito conto di come il violento scontro che le
rispettive mogli avevano vissuto qualche mese prima, stesse per riaccendersi in
una furiosa lite. Capirono solo che si riferivano a quell’increscioso evento
che era accaduto quando entrambi erano al convegno di Prato.
In
quella occasione Alex era dovuto correre a casa in modo rocambolesco, per
soccorrere la moglie, ferita, atterrita e barricata in casa. Susanna invece,
avendo un carattere molto più freddo della sua rivale, anzi si direbbe quasi
insensibile, era riuscita a non alterarsi più di tanto e non aveva detto nulla
al marito finché era al convegno, per non farlo agitare. Ma appena era tornato
a Ostia, gli aveva raccontato l’accaduto e gli aveva chiesto se era possibile
fare qualcosa per riavere il cane.
Tuttavia
in quel periodo Vincenzo era talmente impegnato in visite ed appuntamenti con
vari medici, proprio per la malattia di Chicco, che non ebbe il tempo di
ragionare serenamente su come fare per ricongiungere il figlio a quella
bestiola, pur se aveva destato in loro tante speranze, per cui suggerì alla
moglie di lasciar perdere. Dopo qualche giorno da quel fatidico incontro tra le
due donne, nelle due famiglie tutto sembrava essere rientrato nella normalità e
nessuno di loro ne aveva più parlato.
Adesso
invece il dramma era riesploso. Si stavano consumando quegli attimi di silenzio
e di estrema tensione, la calma che precede la tempesta, in cui gli avversari
si scrutano per poi colpirsi in modo violento. Le due coppie si guardavano
negli occhi per avere un cenno di intesa. Le donne stavano tese ed erano pronte
ad andar via entrambi, i due uomini invece …..
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